A proposito di Sirsasana
Teoria e Filosofia dello Yoga
A proposito di Sirsasana
Sirsasana o “Shirsasana” fa’parte delle asana di Hatha Yoga.
Questo nome deriva dal sanscrito “sirsa” che significa testa e “asana” significa posizione. E’ una posizione capovolta, sulla testa.
Essa viene identificata come la regina di tutte le asana. Sirsasana è affascinante, la bellezza della sua forma la rende anche incredibilmente attraente da osservare. “Yogicamente parlando” non è corretto preferire un’asana ad un ‘altra ma, ”umanamente parlando”, il nostro stato emozionale viene naturalmente coinvolto e segue dei canali di apprezzamento diversi.
Inutile nascondere che queste sensazioni di preferenza riguardano tutti i praticanti di yoga, indipendentemente dal livello di pratica raggiunto.
Viene da porsi una semplice domanda: “cosa si prova a livello emozionale intrinseco mentre si pratica sirsana?”
Ovviamente mi riferisco al mio stato emozionale e alle mie percezioni fisiche. Praticare sirsana innanzitutto mi rende felice. A testa in giù la mia percezione della vita ha un senso diverso, più profondo, riesco a pensare, a vedere e a percepire le situazioni più chiaramente. Tutto così ha un significato, questa posizione mi aiuta a scavare nella profondità dei miei pensieri e a mettere ordine là dove c’è confusione.
Sono nata al contrario, podalica e questo fatto ha in qualche modo condizionato la mia vita.
In sirsasana riesco a vedere il lato bello delle cose, il bicchiere sempre mezzo pieno, non mezzo vuoto.
Come praticanti di yoga siamo sempre alla ricerca di trovare la vera essenza del cuore, del sentire, per trovare l’anima dell’asana.
Cos’è l’anima dell’asana? E’ una sensazione che sta tra il sentire e il percepire la non materia ma, nello stesso tempo, percepire la materia stessa in diretto collegamento tra mente e corpo, attraverso il respiro.
L’anima è l’essenza del principio vitale, ciò che fa’ muovere il respiro e dà vita all’asana e alla struttura della stessa, stabilizzandola con l’aiuto del corpo in connessione diretta con la mente.
E’ necessario soprattutto crederci.
Cuore, mente e corpo si fondono in un’armonia quasi impercettibile, in un collegamento unico a livello sensoriale di percezione protesa all’infinito ed attraversata dal respiro.
I benefici derivanti dalla pratica di sirsana sono infiniti. Riguardo al profilo fisico, riceve beneficio il sistema muscolare, il sistema circolatorio e il sistema linfatico.
La pratica di sirsa, indubbiamente migliora l’equilibrio ,rinforza i muscoli e la colonna vertebrale.
A testa in giù la mente si calma ,trasmettendo al corpo una sensazione di benessere ed aumentando il flusso di ossigeno al cervello. In questo modo, si ha una riduzione della ritenzione idrica ,la tiroide viene stimolata e anche il sistema nervoso riceve benefici.
A livello sensoriale, sono percepibili una serie di sensazioni:
Il coraggio di praticare sirsa.
La resistenza di rimanere in sirsa.
La stabilità nel percepire sirsa.
L’allineamento delle articolazioni in sirsa.
La potenza dell’energia muscolare che attraversa sirsa.
La regolarità del respiro, percepito come una sorta di canale unico, attraverso il quale tutto si collega e dà vita alla’asana.
Praticare sirsa risulta infine un’esperienza unica in cui si ritrovano immerse, in una sorta di galleggiamento , infinite emozioni. Vedere la vita capovolta a testa in giù è semplicemente fantastico.
Avete mai provato ad osservare un’opera d’arte al contrario? A porvi una domanda, invece che a dare una risposta? L’unica certezza che si può avere è che sirsa non è per tutti, così come cercare di vedere la vita da un’angolazione diversa non è comprensibile da tutti ma, è proprio nella ricerca del superare i condizionamenti dovuti agli schemi abituali che inizia il lunghissimo cammino verso sirsa.
La strada per praticare sirsa è infinita ma ,mentre si intraprende il cammino ,passo dopo passo ,diventa incredibilmente coinvolgente ed il solo fatto di iniziare questo percorso ,rende tutto magico, perché yoga è la vera magia, è il motore che trascina cuore, mente e corpo dentro l’anima dell’asana.
Per quanto riguarda la mia esperienza personale, riuscire a stare in sirsa è un qualcosa di magico, che si riflette sulla percezione della vita . Vedere l’altro lato delle cose, percepire le sensazioni delle persone, è sorprendente.
Praticare yoga ferma i vortici della mente, nulla è scontato; si incomincia dalla concezione che ,già sapere che la nostra mente è in un vortice di pensieri che si alternano e non ci permettono di ascoltarci, significa aver compreso la vera essenza della pratica.
Questa è la vera “Magia dello yoga”.
Sonia Valsecchi, Yoga Lecco.